La Bohème
Il 30 Agosto 2022 al Teatro Antico di Taormina, il prestigioso Teatro Nazionale ucraino ha eseguito l'opera più famosa di Giacomo Puccini: “Bohème”.
Lo spettacolo ha visto i celebri “bohemiens” nella cornice della gelida Vigilia di Natale della Parigi del 1830: il poeta Rodolfo e la bella ma sfortunata Mimì intrecciano così i propri destini, tra colori sgargianti, patimenti, disillusione e storie d’amore senza speranza.
"Nessun'opera di Puccini tocca le corde del cuore senza scampo come Bohème"
Opera in quattro quadri
testi di
Giuseppe Giacosa
Luigi Illica
musiche di
Giacomo Puccini
Personaggi
Rodolfo, poeta: tenore
Schaunard, musicista: baritono
Benoit, padrone di casa: basso
Mimì: soprano
Marcello, pittore: baritono
Colline, filosofo: basso
Alcindoro, consigliere di stato: basso
Musetta: soprano
Parpignol, venditore ambulante: tenore
Sergente dei doganieri: basso
Un doganiere: basso
Quest'aria è divenuta tanto popolare che si rischia di non
apprezzarne l'originalità: una struttura in tre paragrafi
musicalmente indipendenti che, senza cercare un equilibrio tonale,
raggiunge un'affermazione completamente perfetta, insieme a un
crescendo d'ardore che costituisce un ipotesto delle parole.
L'inizio è tutto tenera delicatezza, con la linea vocale sovrastata dai
ghirigori di discanto affidato al flauto e un uso magistrale del sesto
grado sospeso, il quale suggerisce un desiderio represso.
La seconda frase ("Chi son?... Sono un poeta"), audace e sicura, è
introdotta da un accordo per toni interi che offusca la tonalità
originaria e così permette all'autografo e alla partitura stampata di
ritrovarsi.
Il punto d'arrivo dell'aria è il motivo di Rodolfo che promana dagli archi divisi in pianissimo a un climax a piena voce sopra tutta l'orchestra.
La storia della vita di Mimì ("Mi chiamano Mimì") contrasta completamente con l'eloquenza di Rodolfo, ma anche in questo caso la forma scaturisce dall'espressività del personaggio. Comincia come un rondò, il cui tema è collocato sul versante bemollizzato (fa maggiore) della tonalità' principale dell'aria (re maggiore), in modo che le sue riprese suggeriscano un abbassamento modesto degli occhi. Solo quando lei si lascia trasportare, prima da un'allegra descrizione delle sue occupazioni quotidiane, poi dalla gioia per il sole d'aprile, allora dimentica la sua insicurezza e dimentica anche il motivo iniziale. A questo punto il rondò si è innestato in un disegno terziario più ampio: qui il raddoppio della melodia e del basso in orchestra, più insistente che in ogni altro contesto precedente, aumenta l'effetto propulsivo dell'accompagnamento sommessamente sincopato.
La ripresa conduce a conclusione l'aria su un'annotazione di rimpianto: i fiori che Mimì ricama non hanno profumo.
"Che gelida manina, se la lasci riscaldar"
“Un’opera umanitaria per l’Opera”, questa la definizione del direttore artistico di Aiax Spettacoli, Daniele Lombardo.
Il progetto è nato dalla collaborazione fra Aiax spettacoli e Euro Artists management, coadiuvati dalle associazione Eos e dal prezioso aiuto dei giovani professionisti dell’associazione Sikè, strenuamente impegnati nello sviluppo culturale del territorio siciliano.
“Bohème”, che si innesta nella tradizione del “verismo” operistico inaugurato da “Cavalleria Rusticana”, è un’opera che esibisce una tecnica narrativa tanto più fluente quanto libera dall’apparato sinfonico in cui passione, dramma, miseria e tensione trovano una risoluzione emblematica nella solidarietà: la stessa solidarietà che l’Europa ha deciso di mostrare all’Ucraina lacerata dalla guerra. Il Teatro ucraino di Dnipro conta tra le proprie fila oltre 150 tra artisti, musicisti e cantanti desiderosi di portare la propria arte al di fuori dei confini nazionali, per mostrare a tutto il mondo quanto l’Ucraina ha da dare.
Regia: Mei Lin